Un sogno infranto – a Claudio
I
Le rive del Serchio hanno fiorito.
Al fine un giglio aperto!
Sembra il primo
sorriso della piana.
Un giglio tra i sassi
emerge alto il suo stelo;
il vento porta allora
il profumo per la città.
II
Le acque del fiume
preludono un dolce coro,
cantando orgogliose
un canto più sonoro.
Due onesti giardinieri
l’hanno trapiantato in un aiuola,
dove esala su aroma
tra rose e gelsomini.
III
Lì emana il giglio
magnifica su essenza,
e irradia sino al cielo l’aroma
della sua giovinezza.
Al giglio piace vedere
la città fatta di giardini,
dove gli amici possono gioire
dentro e fuori i suoi confini.
IV
Però una triste sera
cadde il giglio falciato.
Il fiume gonfiò il petto
di lacrime amare.
Il suo soave profumo
portò via il vento.
Ora non sorride il giglio
se non nei nostri cuori.
Il tuo Cele
Dedicata a Claudio Marchini
14/06/1973 – 11/05/2002